Testimonianza: Mimmo

Sono convinto che la conversione sia sempre un grande mosaico che si compone lentamente nel corso degli anni: “un lungo processo di avvicinamento al Signore” che si conclude in un momento ben preciso con <la nuova nascita>!

Analizzando la mia, scopro che … si è trattato di “un lungo percorso” cominciato quando ero ancora molto piccolo, quando a malapena credevo coscientemente che esistesse Dio: tutto quello che si è verificato nella mia vita è servito ai fini della mia Conversione a Cristo! Credo fermamente che Dio componga un mosaico ai fini della salvezza di tutte le persone… anche se non tutti si convertono e, quindi, per questo sono tutti inescusabili e condannabili!

1. Sono nato in una famiglia di fede molto Cattolica (solo mio padre “rompeva la pratica”: egli non andava quasi mai in Chiesa…, credeva poco in Dio e molto nella materia!): quantunque si trattasse di una religione e, quindi, di una falsa pista, credo che sia stato sempre “uno strumento” di cui Dio si è servito per attirarmi a Sé!

Sin da piccolo, andavo in una Chiesa Cattolica vicino casa (il “Convento”) e, quando non c’era nessuno, amavo moltissimo leggere i brani del Vangelo riportati in modo sparso nel Messale situato in modo permanente sul leggio allato dell’altare…

Inoltre, mi fermavo molto spesso davanti alle statue dei “santi” e li fissavo intensamente negli occhi dicendo:

“Vorrei tanto che un giorno anch’io fossi santo come voi, vivere vicino a Dio per servirlo come voi avete fatto”!

In fondo, con quale frase fui “toccato” il giorno della mia Conversione? Con una frase del Vangelo che parlava dei santi! (Giov 17.17)

Certamente, Dio si è servito anche della Religione Cattolica per portarmi verso la Salvezza: credo fermamente che Dio si serva di tutto e di tutti per portare la gente alla salvezza in Cristo! Dio può persino utilizzare satana… per parlare alla gente del bisogno di Salvezza eterna!

2. Sono nato e cresciuto in una famiglia dura e spietata: sono stato costretto a vivere una vita più dura dell’immaginabile (sia durante l’infanzia sia durante l’adolescenza), ma penso che anche e soprattutto questo abbia avuto la sua importanza ai fini della mia Salvezza!

Spesso dicevo a me stesso:

<<Ci sarà nel mondo un’altra famiglia così spietata, dove si commettano tante angherie, discriminazioni e ingiustizie?>>!

Con una realtà così difficile, sono sempre stato costretto a cercare Dio al di la della stessa religione: l’ho fatto in modo personale migliaia di volte mentre a 6 anni raccoglievo pietre nel campo sotto il sole cocente, o lo dissodavo dalle erbacce, o raccoglievo olive con mani molto screpolate dal gelo, … o andavo su e giù a piedi da un campo all’altro… e con qualsiasi tipo di intemperie! Lo facevo soprattutto quando mio padre sfogava su di me la sua ira per il semplice fatto che mia madre faceva in modo che mia sorella restasse sempre a casa e… scansasse ogni tipo di lavoro: egli, che aveva avuto una vita più dura e spietata della mia, sfogava sempre e solo su di me tutta la sua rabbia… e nonostante io fossi l’unico che lo soddisfacesse in tutto!

Questa vita così dura mi servì moltissimo in appresso… … e mi serve molto persino tuttora!

Migliaia di volte ho urlato con tutto il mio cuore a Dio dicendo:

“Dio, io so che ci sei e che un giorno farai qualcosa anche per me”!

Quel giorno, infatti, giunse … … anche se in posti ed in modi del tutto inaspettati!

3. Sono cresciuto in un paese a me molto ostile: la mentalità della gente, la sua cultura, le sue tradizioni, ecc… si aggiungevano automaticamente alle mie insoddisfazioni familiari, alle mie frustrazioni… e mi hanno sempre stimolato ad emigrare! … …

Un’infinità di volte ho detto, sin da piccolo:

“Me ne andrò! Me ne andrò da qui a costo di tutto: niente e nessuno mi fermerà!”

Infatti, a 19 anni, appena conseguito il diploma, me ne andai… e fu proprio nella città dove emigrai che conobbi la Salvezza: come avrei fatto nel paese di nascita?

4. Molto più di tutti i miei coetanei, passavo molto tempo nella Chiesa: volevo farmi sacerdote Cattolico,… in linea con le aspirazioni di tutta la famiglia…

Quando chiedevo di avere il Vangelo e mi veniva negato… ero costretto a rivolgermi direttamente a Dio: con tutte quelle negazioni e ricatti, però, la stessa Chiesa, se pure inconsciamente, mi spingeva a cercare Dio in modo del tutto personale…

Ometto al riguardo dei particolari che per me sono importanti, ma che per discrezione verso la mia famiglia d’origine credo sia meglio tacere pubblicamente!…

Migliaia di volte mi sono rivolto a Dio senza preghiere preconfezionate e con tutto il cuore: se il clero non mi fosse stato così tanto ostile, come avrei fatto?

5. Persino le mie “esperienze” col club e lo spettacolo di Varietà mi sarebbero servite in seguito (alla fine degli anni settanta fondai il primo club dancing e il primo spettacolo pubblico della storia in quel piccolo centro del profondo sud): anche queste esperienze mi sono servite a capire l’organizzazione di tante cose che poi avrei realizzato “in primis” nel Servizio Spirituale a Pieno Tempo!

 

Non ho mai capito il perché a 11 anni io avessi fatto una tale domanda alla mia zia suora, ma sta di fatto che fu il vero inizio della mia conversione… … …

A quella età un maschietto NON capisce ancora nulla delle “cose da adulti”: le femminucce sono molto più precoci!… …

Mi trovavo nel monastero (in paese lo si chiamava “ospedale”… perché fungeva spesso da “pronto soccorso” o per le vaccinazioni: le suore erano abilissime infermiere!): quel giorno, per la prima volta, notai che nessuna suora era sposata!

Da poco una suora “aveva partorito di nascosto”,… dopo aver tenuto segreto “il pancione” sotto il lungo e vaporoso abito: il bambino fu chiamato “Marcellino”… e si fece finta di averlo trovato la mattina presto dietro il portone d’ingresso! … …

Vidi personalmente la suora col cesto (dentro vi era il bambino ben coperto!) che una mattina molto presto percorreva silenziosamente il lungo corridoio interno: andò ad aprire silenziosamente il portone, depose il cesto… e dopo un paio di minuti tornò velocemente a riaprire il portone…. come se fosse la prima volta della mattinata! Diede un urlo e continuò a dire ad alta voce:

<<Hanno abbandonato un bimbo in una cesta, hanno abbandonato un bimbo in una cesta>>!

Il piccolo Marcellino la chiamerà sempre e solo <mamma>: dopo circa un anno e mezzo la mamma e il figlio si trasferirono in un altro monastero al Nord Italia (seppi che li avevano trasferiti perché in paese parlavano tutti di loro e di …… …!)!………………

Ero sempre stato assieme a loro e non ci avevo mai pensato, ma quel giorno, d’un baleno, l’assenza dei “mariti” nel monastero mi saltò… all’occhio e chiesi alla mia zia suora superiora:

 

zia, tu perché non ti sei sposata come mia madre?

caro nipotino (io ero molto piccolo di statura, ma mia zia mi ha sempre chiamato così, anche quando avevo 18 anni: questo mi irritava!), io mi sono sposata con Gesù!… Replicò lei.

Sì, ma nessuna suora è sposata: come mai? Ribattei…

Le suore non possono farsi una famiglia e si sposano tutte con Gesù: stiamo tutte assieme perché questa è la nostra famiglia! Continuò lei…

Possibile che Gesù si voglia sposare con tante suore? Possibile che tutte le suore si vogliano sposare con Gesù? Replicai molto stupito!… e lei sorrideva!

 

Il giorno dopo, mi recai dal mio zio parroco (di fatto, era lo zio di mio padre: il vescovo del distretto era, invece, lo zio di mia madre!) e chiesi:

 

zio, ho notato che nessun prete è sposato! Come mai?

noi sacerdoti non possiamo sposarci: prima di diventare sacerdoti facciamo il voto di castità e … ci sposiamo con Gesù! Replicò lui molto decisamente!

zio, ma i sacerdoti non hanno voglia di farsi una famiglia? Ribattei stupito…

sia come sia non possiamo sposarci: facciamo voto di castità! Chi vuole fare il sacerdote, come te, non si può sposare! Replicò ancora lui con fermezza!

zio, ma perché i sacerdoti e le suore non si possono sposare? Perché dite tutti di esservi sposati con Gesù? Continuai…

perché tutti noi, prima di “indossare l’abito”, abbiamo fatto voto di castità! Replicò lui un po’ seccato…

sì, ma se un sacerdote volesse sposarsi? Ripresi…

non si deve sposare! Ribatté lui ancora più seccato!

Zio, ma chi … chi dice che i sacerdoti non si devono sposare? Lo dice il Vangelo? Replicai io…

No! Il Vangelo non lo dice, ma lo dice la nostra chiesa: nessun sacerdote si deve sposare! Terminò lui molto seccato e abbastanza furioso!

 

Me ne tornai a casa, ma quella strana proibizione della Chiesa mi assillò la mente per molti giorni: non riuscivo a “digerire” il fatto che la Chiesa facesse una proibizione NON scritta nel Vangelo!… … E poi c’era quella suora che aveva partorito (Maria Pia, si chiamava: in appresso scoprii che fino ad alcuni secoli prima IL CLERO CATTOLICO POTEVA SPOSARSI… E LO AVEVANO FATTO ANCHE DEI PAPI!)…

Passarono diversi giorni e, intanto, continuavo a leggere brani del Vangelo durante la messa (fui il primo “laico” del paese a leggere dal Vangelo durante la messa, dopo il concilio vaticano II): il Vangelo mi appassionava ed era del tutto affascinante per me!

Un giorno andai dalla mia zia suora e le chiesi:

 

zia, io leggo sempre il Vangelo della Chiesa perché mi piace molto: lo leggo anche quando non c’è la messa! Il fatto è che nel libro della Chiesa (Il messale) ci sono solo dei brani sparsi del Vangelo… e io vorrei leggere tutto quanto il Vangelo: mi dai un Vangelo completo?

Oh, caro nipotino, per quanto riguarda il Vangelo ti devi rivolgere al tuo zio parroco: solo i sacerdoti possono averlo! (La Chiesa Cattolica, in quel tempo, lo dava solo ai sacerdoti: oggi lo da anche ai fedeli…, ma a patto che NON devono interpretarlo, “poiché solo il sacerdote può capire il Vangelo nel modo giusto”!)… Replicò lei…

 

Andai subito dal mio zio e, senza preamboli, chiesi deciso:

 

Zio, dammi un Vangelo tutto intero: io lo voglio conoscere tutto quanto, perché mi piace!

Non posso dartelo perché sei ancora piccolo per capirlo: ne riparliamo tra due anni (Dopo due anni sarei dovuto entrare in seminario per iniziare la carriera di aspirante sacerdote!)! Fu la sua secca risposta!

 

Non mi convinse affatto… ed era la seconda volta che mi sorgevano dei seri dubbi sulla condotta della Chiesa Cattolica!

Passarono i due anni (ora ne avevo tredici) e tornai alla carica da mio zio:

 

Zio, sono passati i due anni da quella volta che ti chiesi un Vangelo e … tu mi promettesti che ne avremmo riparlato!

Sì, ricordo…: devi sapere che solo il sacerdote può avere il Vangelo… e io non posso dartelo! Quando sarai sacerdote anche tu… lo avrai! Replicò lui!

No o o o! Voglio leggere tutto il Vangelo prima di farmi sacerdote! Ribattei deciso!

Ed io ti dico che non è possibile: se vuoi leggere il Vangelo ti devi fare sacerdote. Queste sono le disposizioni della Chiesa! Replicò lui ancora più deciso di me!

No! Mi devi dare il Vangelo subito… se no…, se no…! Replicai a voce un po’ più sostenuta!

Se no? Se non ti do il Vangelo cosa fai? Cosa vuoi dire? … che se non ti do il Vangelo … non ti fai più sacerdote? Replicò lui sorpreso e accigliato!

Sì, se non mi date il Vangelo… non mi faccio più prete! Terminai io scappando!

 

Evidentemente, quella mia reazione fu “riportata” sia in casa (a mia madre) sia a mia zia (sua sorella, la vera comandante della nostra famiglia!): da quel momento in poi… cambiarono le mie relazioni con tutto il clero! ……………

Non mi sembrava affatto giusto che negassero il Vangelo a qualcuno come me tanto desideroso di conoscerlo!

Nel frattempo, continuavo sempre a chiedermi perché il clero non si può sposare, perché la Chiesa ha obbligato tutti i sacerdoti e le suore a non sposarsi (per cui tanti esponenti del clero devono avere “incontri segreti con l’altro sesso”…!), perché questo contrasto tra la Chiesa e il Vangelo …

Perché quella suora aveva dovuto fare un figlio di nascosto? E mi dicevo:

<<Forse tanti altri preti e suore sono costrette a fare la stessa cosa>>

(In seguito ho saputo di moltissimi casi analoghi!)! …ecc, ecc!

A 15 anni ritornai alla carica da mio zio (in quei tempi stavo studiando dell’Inquisizione Cattolica e del Protestantesimo!…):

 

Zio, dammi il Vangelo!

No! Se non ti fai sacerdote … non lo avrai mai! Fu la sua risposta!

E allora… non mi farò mai sacerdote! Replicai io urlando di rabbia e scappando via!

 

Due cose mi hanno sempre fatto molto irritare…: i ricatti e le imposizioni ingiustificate!…

Più uno cerca di imporsi su di me, più mi ricatta… e più mi perde!

Con quelle imposizioni e con quei ricatti… la Chiesa Cattolica perse definitivamente un candidato al sacerdozio: ero sempre molto zelante nella religione, i miei coetanei continuavano a chiamarmi “il pretuccio”…, ma per il sacerdozio non ci fu mai più nulla da fare!

A 17 anni, nutrendo ancora un fortissimo desiderio di conoscere tutto il Vangelo, pensai che, forse, avrei potuto ottenerlo con qualche … “strategia”…!

In quel tempo leggevo “selezione del Reader’s Digest” e in un numero lessi una inserzione pubblicitaria: la casa editrice Mondadori aveva pubblicato tutta la Bibbia in 6 volumi e la offriva gratis in visione per cinque giorni a chi ne facesse richiesta!…

Pensai immediatamente di farne richiesta … e un pomeriggio il portalettere bussò alla porta di casa nostra … per consegnare un pacco!…

Riconobbi subito che si trattava della Bibbia Mondadori e firmai la ricevuta con molta fretta…, ma proprio in quel momento sopraggiunse mia madre che mi chiese:

 

Cos’è quel pacco?

Sono dei libri!

Che libri sono?

Sono dei buoni libri!

Con quali soldi li hai pagati?

Non li ho pagati…, perché li rimanderò indietro dopo averli letti: è UN’OFFERTA IN VISIONE GRATUITA!

Sì, ma che genere di libri buoni sono? (Evidentemente, mia madre iniziava ad insospettirsi di qualcosa!)

Mamma, sono dei buoni libri e basta!

No! Non basta: mi devi dire che tipo di libri sono!

Mamma, quanto sei seccante! Contiene la Bibbia!

Cos’è la Bibbia?

Mamma, è il Vangelo: la Bibbia contiene il Vangelo!

Tua zia, mia sorella, sa di questo pacco che hai richiesto?

No!

No?!? … Allora non ti permettere di aprirlo: devo prima chiedere a lei il permesso!

 

Non ci sono parole “adatte” per descrivere lo stato d’animo di mia madre al suo ritorno: aveva un’espressione molto irritata, con gli occhi sgranati …e urlava già prima di entrare in casa!…

Mia zia, la sua sorella suora, le aveva detto che se io avessi letto quei libri, se avessi letto la Bibbia… il diavolo si sarebbe impossessato di me!…

Mi fece portare indietro immediatamente il pacco… e non ne volle più parlare!

Da 5-6 anni la zia suora mi era diventata molto antipatica a motivo della sua intransigenza e della sua invadenza (voleva sempre “comandare a casa nostra” e lei già comandava dalle suore!): con quest’ultima “trovata” mi diventò “detestabile”!

Rispedii la Bibbia senza averla neppure guardata… e “mi rimase come un nodo in gola”!

Altre cose gravissime accadute in famiglia mi stimolarono ancora di più ad emigrare… e così feci appena possibile!……………

Tre dei motivi per cui volevo andarmene dal Sud… erano la mentalità chiusa, le imposizioni e i ricatti: quello di non volermi far leggere il Vangelo proprio non lo digerivo!

Inconsciamente, forse, volevo andarmene principalmente per… poter avere il Vangelo: non ho prove per dire questo, ma fu sicuramente “determinante”!

Ricordo che il giorno della partenza fissavo i luoghi del paese e dicevo a me stesso:

<<Non mi terranno mai più prigioniero: se un giorno tornerò sarà diverso e io stesso sarò diverso!>>

Appena saliti sul treno per Milano, dissi a me stesso:

<<Non sarai mai più circondato da persone come queste, scialbe, sciatte, raffazzonate, maschiliste e schiavi della tradizione>>!

Ovviamente, in parte mi sbagliavo: la mia stessa moglie è del Sud e tanti Credenti pure,… ma, per certi versi, non è mai più stato come allora!

 

I miei primi mesi trascorsi a Milano sono stati un vero scempio della ragione: …

 

non trovavo lavoro a motivo del militare

tutti i parenti, vicini e lontani, clero e laici, mi avevano abbandonato

i soldi mi finivano

quasi tutti i giorni mangiavo soltanto… una “michetta” bagnata con l’acqua a mezzogiorno!

ero ridotto pelle e ossa

i miei genitori non volevano saperne più niente di me a motivo della mia emigrazione

i miei parenti del Clero non volevano saperne più niente di me a motivo del mio rifiuto clericale

ad un certo punto i soldi non mi bastarono più neanche per pagarmi la retta dell’alloggio (una pensione di 4 letti in una sola stanza!)

intorno a me vedevo soltanto egoismo ed orgoglio

da come andavano le cose addirittura la Persona di Dio cominciava ad “annebbiarsi” nella mia mente…… e arrivavo persino a dubitare della Sua stessa esistenza!

 

Passai più di otto mesi in questo stato: una profonda forma di depressione iniziò a pervadermi … al punto che spesso mi abbandonavo a pensieri di grande auto commiserazione!

Quando giunse la fine del mese di aprile (7 mesi dopo il mio arrivo a Milano!) credetti che con il clima mite sarebbe accaduto qualcosa, ma niente: di solito in primavera anche la mia vita “si svegliava”, ma a Milano, in primavera “ritardata”, non accadeva proprio niente!

Ogni giorno era la stessa cosa… e ogni giorno di più la mia depressione aumentava …!

Una domenica che “un amico” NON mi aveva invitato a casa per stare con la sua famiglia… andai in piazza Duomo: quel giorno NON avrei mangiato affatto, a differenza delle altre domeniche (praticamente mangiavo solo a casa sua la domenica!)…

In Piazza Duomo, verso mezzogiorno, fui contattato dai Mormoni: il loro discorso mi parve buono, ma a casa, rileggendo il depliant che mi avevano lasciato, conclusi che si trattava di “svitati religiosi”!…

Verso le ore 16.00 fui contattato dai Testimoni di Geova: questi non mi piacquero affatto… perché “attaccarono” subito la Religione Cattolica: invece a casa, rileggendo un loro giornalino, non li considerai “svitati religiosi” come i Mormoni… perché quello che dicevano “era più ragionevole”!

Ad entrambi gli esponenti delle sètte avevo parlato dei miei problemi,… ma nessuno mi offerse una reale “mano di aiuto”… e lasciai cadere ogni cosa perché li avevo “visti” intenti solo a fare del proselitismo religioso: conservo ancora oggi il depliant dei Mormoni!…

Il 15 maggio, dopo aver assicurato la padrona della casa che… l’indomani avrei trovato un lavoro per pagare la mia retta che scadeva, di sera andai in una Chiesa: una “Chiesa Cattolica di mattoni rossi” che si trova tuttora alle spalle del Corso Buenos Aires a Milano…

 

Entrai nella chiesa e non c’era nessuno: l’ultima messa della giornata era stata già celebrata ed io ne fui molto felice… … …

Andai a inginocchiarmi all’angolo estremo destro, in fondo alla Chiesa, sull’inginocchiatoio dell’ultima panca: lì restai in ginocchio per più di due ore… affianco ad un grande crocefisso!

Concentrandomi sugli occhi della statua del Cristo, quella che era allato destro dell’atrio con l’altare, recitai più volte tutte le preghiere che conoscevo…

A intervalli di tempo recitai anche molti brani delle varie messe…

Più volte parlai a Dio anche con le mie parole e dicevo spesso:

<<Non mi deludere anche Tu, altrimenti perdo la fede!>>

 

Dopo più di due ore con quella TERAPIA mi “sentivo” più <sollevato> e credetti veramente che l’indomani avrei trovato un lavoro!..

Tornai a casa “ricolmo di speranza”, mi misi a letto e dormii fiducioso…

L’indomani mattina alle 6.00 ero già in piedi: mi lavai e uscii…

 

Passai prima dallo scalo Farini: erano le 8.00… e non c’era lavoro!

Girai per tutte le fabbriche vicine: per me non c’era lavoro!

Mi allontanai dal Piazzale Maciacchini, di fabbrica in fabbrica, verso Sesto S. Giovanni: per me non c’era lavoro da nessuna parte!

Chiedevo anche a bar e negozi vari: chiedevo di fare “qualsiasi mansione”, ma per me non c’era lavoro!

Verso le ore 14.00 del pomeriggio, ero alla periferia di Sesto San Giovanni (!) in una fabbrica di utensili in ferro: chiesi di fare qualsiasi cosa, ma per me non c’era lavoro!

 

Mi faccia parlare col Titolare, per favore! Chiesi con aria di supplica all’impiegata dell’ufficio assunzioni…

Va bene, ma le assicuro che dirà la stessa cosa che le ho detto io! Fu la sua risposta!

 

Il Titolare arrivò subito e, dopo le presentazioni, mi chiese:

 

In che cosa posso esserle utile?

Senta, io sto disperatamente cercando un lavoro, ma non lo trovo mai perché in ottobre devo partire per il militare… Non ho pretese di alcun genere, né per le mansioni lavorative, né per gli orari… e né per la paga: sono pronto a fare qualsiasi cosa… purchè possa vivere in attesa di questo militare! La prego con tutto il cuore di prendermi!… Replicai!

Mi dispiace, ma proprio non possiamo per due precisi motivi:

lei deve fare il militare e se l’assumessimo… non potremmo licenziarla quando partirebbe per “la leva”: questo significa che poi dovremmo assumere un’altra persona e, alla fine del militare, ci troveremmo con un dipendente in più!

non possiamo prenderla a lavorare senza assumerla… perché con l’organizzazione sindacale in corso… rischieremmo di pagare una multa di milioni!

Mi dispiace, ma non possiamo prenderla: non e’ per cattiveria, ma proprio non possiamo!

Ma vedo che assumete molta gente, vuol dire che avete bisogno di molta mano d’opera: anche se non potreste licenziarmi col militare… non sarei mai “di troppo”! Ribattei io!

Quello che dice lei è giusto, ma non possiamo prenderla! Replicò deciso lui!

Senta, la supplico di non mandarmi via: mi faccia fare qualcosa che mi permetta di vivere! Incalzai ancora io (nella mia vita NON avevo mai incalzato, mai insistito per alcuna cosa: a parte che ero anche molto timido!)

No! Mi dispiace molto, ma non possiamo! Replicò deciso lui!

La supplico di non mandarmi via così, la supplico col cuore in mano! Terminai io con <aria da supplicante e quasi piangendo> (!) … mentre lui saliva una scala di ferro che portava al primo piano dove egli aveva il suo ufficio …

No! No! No! Terminò lui accompagnando il suo dire con segni molto decisi della testa che si “alzava all’indietro” e delle mani incrociate “a forma di forbice che continua ad aprirsi”!…

 

Quella sua determinazione a mandarmi via senza darmi lavoro, quei gesti così determinati a farmelo “ficcare in testa”… mi accasciarono così tanto che… decisi di tornarmene a casa: mi trovavo lontanissimo (dalla periferia Est di Sesto San Giovanni fino al Corso Buenos Aires ci sono diversi chilometri!)…………………

Per tutta la strada del ritorno mi ritornava in mente quell’ultima scena:

<<la supplico di non mandarmi via, la supplico col cuore in mano>>

<<no! No! No!>> e il Gesto della sua testa accompagnato da quello delle sue mani!

 

Non mangiavo da diversi giorni e quel giorno faceva anche molto caldo!…

La suola delle mie scarpe era del tutto consumata: restavano solo piccole strisce di cuoio che permettevano alla calotta superiore di restare ancora attaccata al piede!…

Quel giorno avevo camminato così tanto che… i “plantari” di cartone si erano consumati (la suola delle mie scarpe era tutta logora ed io infilavo dentro le scarpe delle “forme di cartone”!) e si erano formate molte vesciche sotto i miei piedi!…

Il mio morale erano giunto al livello più basso possibile… e quasi barcollavo come un ubriaco dalla stanchezza, dalla debolezza e dalla depressione!

Rientrai in casa verso le 17,30 e, proprio in quel momento la padrona di casa passava dall’entrata…

Mi vide e mi disse con aria molto dispiaciuta:

 

Dalla sua espressione capisco che non ha trovato lavoro e che non può pagarmi la retta del mese che scade oggi!

E’ vero, signora! Non ho trovato lavoro e non posso pagarle la retta! Replicai io molto scoraggiato e pauroso di quello che lei stava per dirmi ancora!

Senta, mi dispiace molto dirglielo perché potrebbe essere un mio nipote,… ma lei deve subito lasciare questa casa: proprio oggi è venuto un signore che cercava un letto e io gli ho detto di ripassare verso le ore 19.00… perché se lei non avesse trovato lavoro… lui avrebbe subito, da questa sera stessa, preso il suo posto! Ribattè lei molto determinata!

 

Non potei dirle altro che:

 

Va bene, signora! Mi lasci stare ancora un’oretta e per le ore 19.00 le libero il posto!

 

Tornai per l’ultima volta in quella camera: non c’era nessuno…

Mi sdraiai lasciandomi cadere sul letto … totalmente esausto… e mi abbandonai per un’oretta a “pensieri angosciosi e tremendi”…

 

perché tanto egoismo

perché tanta superbia e orgoglio

perché tanta malvagità nella gente

perché tanta sofferenza nella vita

perché tanto male nel mondo

perché…, perché…, perché…

a che serve vivere in questa maniera

non ne posso più

ho cercato di resistere inutilmente

a che serve soffrire e poi morire

non ha senso continuare a vivere

andrò da Renzo, l’unico che abbia avuto un po’ di compassione per me, e gli chiederò di ospitarmi per una notte sola: DOMANI LA FARO’ FINITA!

 

Progettai così il mio suicidio…: erano le ora 18.30 del 16 maggio!…

 

Ho già accennato che sono un tipo molto preciso e programmatore: quello che progetto dopo averci pensato a lungo… lo realizzo senza titubanze di sorta alcuna!…

Quel mio “amico” abitava (forse è ancora là!) in via delle Genziane, 5 a Milano… e la sua casa si trova a circa 10 minuti dalla piccola stazione San Cristoforo… da dove, durante il giorno transitavano i treni provenienti dall’ovest: pensai di andarvi a dormire l’ultima NOTTE… con la speranza che mi avrebbe accolto!

Arrivai da lui con la valigia verso le 19,30: gli chiesi se potesse ospitarmi per una sola notte… e lui lo fece…

 

Abbiamo poco spazio e lo sai…, ma per una notte sola si può fare… se ti accontenti di dormire nella stanza dei bambini…! Rispose alla mia richiesta…

Ti garantisco che sarà solo per questa notte: domani me ne andrò! Replicai molto deciso!

 

Lasciai la valigia nella camera dei bambini dove approntarono un lettino per me (due suoi figli si associarono in uno stesso lettino!)… e uscii per fare due passi: per la verità, secondo il mio piano, volevo andare alla stazione…e così feci senza indugi!

Giunsi alla stazione verso le 20, 30: era abbastanza buio e penso che nessuno si accorse di un ragazzo che “studiava” il percorso dei binari…

Circa 500 metri ad Ovest della stazione c’era un grande cespuglio di oleandro e poco prima i binari “sbucavano” da una tenue curva: situazione ideale per un suicidio!

 

Decisi di appostarmi in mezzo al cespuglio: di là, non visto da nessuno, sarei sbucato fuori all’improvviso non appena il treno sarebbe “apparso” ad alta velocità!

Sapendo il minuto preciso del treno in transito e giungendo “sul posto” un po’ prima… senza dare nell’occhio, … sarei finito sotto il treno… senza che nessuno potesse farci niente… e sarei certamente morto!

 

Non restava che accertare l’orario preciso di quel treno in transito …e andarci qualche minuto prima… il giorno dopo: ormai era solo questione di poco tempo!

Il mio treno in transito da quella direzione passava ogni pomeriggio alle ore 17,07: mentre tornavo a casa del mio “amico” decisi ogni cosa e i dettagli che “avrebbero riempito” le mie ultime 20 ore sulla terra!

Giunsi a casa verso le 21,30, dopo aver passeggiato per un po’ (mi è sempre piaciuto passeggiare!): salutai i miei gentilissimi ospiti… e andai a letto!…

 

Non dormii molto quell’ultima notte: riuscii ad appisolarmi solo per qualche minuto verso il mattino… e sognai…, sognai più volte una strana storia piena di incubi che mi accadeva personalmente!……………

Ovviamente, non riuscii a capire quel sogno: me lo giustificai dal fatto che ero molto depresso e stavo per suicidarmi,… ma a distanza di due giorni … quel sogno mi fu chiarissimo e lo ricordo ancora oggi in modo molto vivido!…

 

Durante il giorno seguente lo pensai molto, ma oramai quello che era deciso doveva essere fatto fino in fondo!…

Descriverò il sogno che feci per ben tre volte in quel poco tempo di sonno… la mattina di quello che sarebbe dovuto essere il mio “ultimo giorno” sulla terra:

 

Mi trovavo in una grande città e all’improvviso mi accorsi che tutta la gente fuggiva terrorizzata verso la periferia… percorrendo la stessa grande strada!…..

Mi avvicinai alla fiumana di gente e chiesi ai più vicini che correvano disperati:

 

perché correte tutti così disperati?

perché dobbiamo salvarci!

da cosa dovete salvarvi?

da quelle grandi sfere di fuoco che ci rincorrono o ci cadono addosso!

 

Guardai in alto per individuare le tanto temute sfere di fuoco… e mi accorsi che una grande sfera infuocata era diretta proprio su di me!…

Allora, con grande disperazione, anch’io cominciai a correre nella stessa direzione della gente: correvo disperato … e tenevo d’occhio la sfera infuocata!

Quella sfera sembrava telecomandata su di me: se cambiavo traiettoria… anche essa la cambiava…, come se avesse gli occhi, come se fosse intelligente!

D’un tratto notai che, nonostante tutti i miei sforzi, la sfera stava per colpirmi…

Attorno a me molta gente veniva colpita e moriva nel fuoco!…

Mi chiedevo da dove venissero mai tutte quelle sfere di fuoco e perché,… ma bisognava salvarsi…e non c’era tempo per fermarsi a cercare delle spiegazioni!

Correndo col cuore in gola, mi chiedevo come fosse possibile che quella sfera cercasse proprio me: ora era proprio sulla mia testa…, a pochi centimetri!

In quel momento mi sono sentito “perduto” ed ho avuto solo la forza della disperazione per… fare uno scatto repentino in avanti: in questo modo NON sono stato colpito e la sfera è caduta a terra…

Ho pensato di averla scampata definitivamente,… ma mi sono sbagliato: la sfera ora mi rotola dietro velocissima…

Ora devo correre guardando avanti e guardando dietro: sento che il suo altissimo calore raggiunge talvolta le mie gambe e… e sono oltremodo disperato!

Ad un tratto mi accorgo che avanti, in lontananza, qualcuno riesce a salvarsi rifugiandosi sotto un grande capannone: le sfere di fuoco non entrano nel capannone e non vi cadono sopra!…

Allora penso tra me ed urlo:

<<Ce la devo fare! Ce la devo fare: devo entrare in quel rifugio!>>

Ed ecco che la sfera sta per inghiottirmi e questa volta sembra proprio la mia fine,… ma con uno scatto felino riesco ad evitarla: da giovane ho vinto diverse gare di corsa, ma questa corsa sembra interminabile… ed io non reggo i lunghi percorsi!

Corro veloce col cuore in gola e … salto in avanti o di lato ogni volta che sto per essere raggiunto…: grido in continuazione <Aiuto o o o!>…

Finalmente, non so come, riesco a guadagnare alcuni metri sulla sfera… e sto quasi per giungere al rifugio…: intorno a me le persone sono ormai molto rare!

Raccolgo tutte le mie forze … e cerco di guadagnare altri metri: finalmente giungo al sospirato rifugio… e mi considero privilegiato … perché sono uno dei pochi che è riuscito a farcela…

Errore! Appena giungo alla porta del rifugio, la grande mano del guardiano mi blocca come fosse quella di un vigile… e mi fa segno che io non posso entrare: mi dondola l’indice aperto in segno di “No”!

Gli chiedo urlando:

Perché? Perché altri sì ed io no? Perché no?

Tu non puoi! Mi risponde con voce di tuono!

Intanto la sfera sta per raggiungermi ed io non posso più restare fermo: decido di correre veloce intorno al rifugio…

Dopo il primo giro ho riguadagnato ancora qualche metro: mi fermo un attimo per cercare lo sguardo del guardiano e supplicarlo di farmi passare…

No! Mi dice semplicemente facendomi segno con l’enorme indice che mi dondola davanti al naso!

Perché? Perché io no? Perché no?

Ricomincio a correre a perdifiato nella speranza di riguadagnare ancora qualche metro sulla sfera che mi insegue rotolando veloce per terra: ritorno dopo un secondo giro davanti al guardiano…

No! Mi dice ancora per la terza volta!

Perché? Perché io no? Perché questi altri entrano ed io no?

Ritorno a correre perché la sfera mi è proprio vicina, ma prima di distogliere gli occhi dalla guardia… riesco ad urlare con tutta la mia voce:

<<Dio! Perché io no?>>

Mentre corro a perdifiato, ripasso tutta la mia vita e di nuovo chiedo a Dio:

<<Dio! Perchè io no? Io voglio salvarmi! Perchè io no? Salvami tu! Dio, salvami tu!>>

Ormai sono letteralmente esausto e dico tra me:

<<Se al prossimo giro di porta… non mi facesse entrare, sono finito!>>…

Riguadagno di nuovo qualche metro sulla terribile sfera infuocata… e me ne meraviglio… perché ora sono proprio senza forze: giungo di nuovo alla porta e cerco gli occhi del guardiano per supplicarlo di lasciarmi entrare…

Lo guardo col terrore negli occhi e nel cuore… e gli dico…

Ti prego! Lasciami entrare! Ho fatto tre giri e sono esausto: la mia salvezza è qui’: io voglio salvarmi! Se non mi fai entrare sei colpevole della mia vita davanti a Dio!

Egli stava già per dirmi ancora di no con aria severa…, ma di colpo il suo sguardo diventa dolcissimo e… abbassa la sua mano per farmi passare!…

La sfera era a pochi centimetri da me… che ormai mi ero fermato in segno di supplica davanti al guardiano: uno scatto “felino”… e sono dentro al riparo da tutto!

Appena dentro, trovo molta gente felice che mi attornia e mi abbraccia: guardo fuori e vedo “la mia sfera infuocata” ferma davanti alla porta … quasi disperata per non essere riuscita nel suo intento! …

Cosa sono quelle sfere? Chiedo ad un personaggio molto distinto e ben vestito che giunge davanti a noi!

Non ti importa! L’importante è che sei qui! Mi risponde sorridendo felice per il fatto che ormai sono salvo!

 

Dopo qualche secondo di dormiveglia… mi destai sudato per il terribile incubo ripetutosi tre volte di seguito: tutta la mattinata vi pensai sopra, … ma, ormai, per me non aveva valore più niente!…

Gironzolai tutto il giorno ripassando tutta la mia triste vita: ne elencavo con molta lucidità ogni episodio negativo e traumatizzante:

1. il distacco dal mio dolce nonno

2. la durezza di mio padre

3. le ingiustizie di mia madre

4. le incomprensioni dei miei coetanei

5. i ricatti minacciosi dei miei zii del Clero

6. l’abbandono dei miei parenti di Milano

7. il menefreghismo dei datori di lavoro

8. gli stenti per pagarmi la retta della pensione

9. lo scarsissimo nutrimento giornaliero

10. ecc., ecc., ecc…

 

Ad ogni ricordo mi si raggelava il sangue: tutto il giorno girovagai senza meta… e sempre più depresso… … fino all’inverosimile!

Ogni tanto solo la visione del treno che mi maciullava… mi destava e mi rincuorava: le mie sofferenze terrene stavano finalmente per terminare…!

La delusione avuta da Dio in seguito alle mie suppliche di due sere prima… mi aveva “del tutto svuotato” da ogni pensiero sul futuro dopo la morte!…

Più passavano le ore … e più concludevo che il suicidio era la cosa migliore: non potevo continuare a vivere in quel modo!

Dopo il mezzogiorno mi ero fatto una tale ragione del gesto che avevo progettato… che nella mia mente non esisteva ormai nulla di più logico tranne quella fine!… ..

 

Non so come, ma ad un certo punto guardai il mio orologio… ed erano già le 16.00!

 

<<Bisogna che torni al più presto verso la stazione>>! Mi dissi…

Mi trovavo in Piazzale Lotto e pensai di prendere l’autobus: in quel tempo il numero 106 faceva capolinea proprio lì e alla stazione San Cristoforo!

<<Eccolo là! Lo devo assolutamente prendere…, altrimenti rischio di perdere il treno!>>! Mi dissi…

Fu in quel momento che accadde una prima cosa strana, ma sul momento NON ne feci caso …: l’autobus cominciò a muoversi e l’autista, che pure mi vide correre per salirvi, chiuse le porte e si avviò veloce!

<<No! Lo devo prendere! Non posso perderlo!>> Urlai… e continuai a correre ancora più veloce…

Continuavo a fare segni all’autista per farmi salire: egli mi vedeva, ma non apriva le porte!

Guardai avanti e vidi che dopo circa 300 metri vi era un semaforo … e pensai:

<<Se trova il rosso, lo raggiungo e picchio forte sulla porta: mi deve fare entrare!>>

Il semaforo diventò rosso ed io raggiunsi l’autobus…: cominciai a picchiare molto forte sulla porta continuando a fare segni all’autista di lasciarmi salire!

<<Più avanti a destra! Più avanti a destra>>, mi urlava l’autista da dentro l’autobus facendomi anche segno con la mano…

Capii che a destra doveva esserci una fermata e ripresi a correre ancora!

L’autobus svoltò a destra… ed io riuscii a salirvi “al volo”: avevo fatto una corsa “al cardiopalmo”,… ma ero riuscito nel mio intento… e non avrei perso il treno!

Sull’autobus c’era un gran vociare di gente, ma io non vedevo niente e nessuno… tranne che il treno mi “liberava” da tutti i miei tormenti terreni!

Ero totalmente assorto nei miei pensieri e rivolto verso l’ultimo finestrino a sinistra,… quando d’un tratto qualcuno mi mise la mano sulla spalla destra: mi voltai per guardare… ed era un vecchietto molto alto e sorridente…

Si trattava di uno straniero: aveva cercato di chiedere una informazione a tutte le persone, ma nessuno l’aveva capito (!)… perché parlava “un minestrone” di lingue incomprensibili…

Ora si rivolgeva proprio a me come “ultima possibilità”: io avevo finito da poco la scuola e, oltre a conoscere molto bene la lingua italiana, “masticavo abbastanza bene” anche l’inglese e il francese…

Quando capii che si trattava di un tedesco (mio padre era stato in Germania per pochi mesi ed io avevo imparato alcune frasi in tedesco!)… che sapeva parlare sicuramente anche in Francese, dal momento che cercando di parlare in Italiano diceva delle frasi in Francese,… gli parlai in Francese… e lui mi rispose felicissimo in un Francese poco scorrevole, ma chiaro!

Egli fu molto felice di aver trovato finalmente qualcuno che lo capiva e mi raccontò che veniva dalla Svizzera tedesca e che si trovava su quell’autobus perché un signore che doveva incontrare alla stazione centrale di Milano… non si era fatto trovare all’appuntamento!…

Chiedi e richiedi… era su quell’autobus e cercava di sapere dove doveva scendere per andare da quel signore: nessuno aveva capito la strada che cercava… perché non la pronunciava affatto bene… (: chiedeva di Via Ceza, pronunciava “cheza”!)………

Sapete come si chiama la strada dove doveva andare? –via delle Genziane (al n° 5: ne avevo intuito il nome esatto con molta perspicacia!)…!

Praticamente, la persona che cercava … abitava nello stesso palazzo dove la notte precedente avevo dormito io, due scalinate affianco!…

Potete immaginare il mio stupore… e anche il suo, quando gli dissi che proprio lì abitava un mio “amico” ed io vi avevo dormito la notte precedente!

A quel punto, con molta gentilezza (mi sono sempre piaciuti i modi gentili) lo accompagnai verso un posto libero ed io… mi posizionai in piedi di fronte a lui: ricordo ancora la scena…!

Egli si sedette nel posto centrale della fila a sinistra dell’autobus, di fianco al finestrino: io, reggendomi al sostegno dello stesso sedile, lo rassicurai: lo avrei fatto scendere alla fermata precisa…, poiché io avrei proseguito per altre due fermate, fino al capolinea!………

Ovviamente, egli era del tutto ignaro della mia situazione e delle mie intenzioni… ed io pensai che quella sarebbe stata l’ultima buona azione della mia vita: quello che accadde da quel momento, dunque, mi giunse del tutto… imprevisto e inaspettato!

Pensavo di aver fatto il mio ultimo dovere… e pensavo di tornare ai miei pensieri finali…, ma mi sbagliavo “di grosso”!…

Dopo essersi seduto, quel vecchietto mi guardò sorridente, infilò la mano nel taschino della sua giacca … come per prendere qualcosa… ed estrasse un foglietto che mi invitò a prendere, dicendo:

 

tu sei stato molto gentile con me… ed io voglio ringraziarti con tutto il mio cuore: prendi questo foglietto: è scritto in italiano (ne aveva in tasca per tutte le lingue d’Europa!)…

Cos’è? Replicai io osservando lo strano foglietto ……

E’ un foglietto che parla di Dio: io sono un missionario Svizzero… e sono venuto in Italia per parlare di Dio! Ribattè lui sempre con un grande sorriso!

Mi dispiace rifiutare, ma …non mi serve! Lo tenga lei per qualcun altro! Ribattei molto deciso io!

Prego! … Prego! … Prego! Per favore, … prendi questo foglietto! Continuò lui sempre con il sorriso e con occhi che sembravano supplicare!…

 

Per non sentirlo oltre e per evitare che gli altri passeggeri continuassero a guardarmi,… lo presi e stavo per metterlo in tasca… molto seccato…

 

Leggilo! Devi leggerlo! Leggilo subito! Riprese lui!

No! Guardi che non mi serve, non mi interessa! Replicai seccamente…

Tu non credi in Dio?

Sì!

E allora leggilo!

Senta, io non so più se credo o non credo!

Allora è ancora meglio per leggerlo! Leggilo!… per favore, leggilo!

 

Per non sentirlo oltre, diedi una velocissima lettura a quelle quattro piccole facciate per un minuto!… mi seccava che tutti ci osservassero e che quel vecchietto… insistesse tanto … a farmi fare cose che non volevo!

Quando si accorse che avevo terminato la veloce lettura, mi chiese:

 

Cosa pensi? Cosa pensi di quello che hai letto?

Niente! Non penso niente!

Cosa fai a Milano?

Niente! Non faccio niente!

Hai un lavoro?

No!

No?!? Come mai?!… qui tutti lavorano!

E io, invece, lavoro non ne trovo!

Hai una casa?

No! Glielo detto che la notte scorsa ho dormito a casa del mio amico che abita allo stesso indirizzo che cerca!

Sì, ma tu credi in Dio! Vero?… io so che tu ci credi!… (mi guardava fisso dentro gli occhi!)

Non lo so! Non mi interessa più!

Come? Cosa vuol dire? Una volta ti interessava e adesso non più?

Esatto!…

 

Proprio non ci voleva quel “seccatore” … ad interrompere i miei ultimi pensieri: ormai, però, eravamo molto vicini alla sua fermata…

 

Tu devi credere in Dio: Gesù ti ama! Gesù ti cerca! Gesù ti salva!

Sì…, sì…: si prepari perché siamo giunti alla sua fermata e lei deve scendere alla prossima!

Oh, grazie: tu sei molto gentile… e io sono felice di averti incontrato: Dio ci ha fatto incontrare… ed io ne sono sicuro! Tu devi credere in Dio: Gesù ti ama! Gesù ti cerca! Gesù ti salva… anche tu devi cercarlo, … chiaro? Il sangue di Gesù lava tutti i peccati…!

Sì, sì, sì…: scenda subito! Si ricordi: deve attraversare solo la strada e cercare il numero 5 …!

 

 

Avevo “prenotato” la sua fermata e lo accompagnai verso la porta della discesa… contento che, finalmente, se ne andasse… … …

Così pensavo,…. Ma mi sbagliavo “di grosso”!…

Scese i gradini dell’autobus… ma non del tutto: restò con un piede sull’ultimo gradino… e continuava ad invitarmi a scendere con lui!…

 

No! Solo lei scende: io ho altre due fermate … fino al capolinea!

Scendi anche tu, scendi!

No! Le ho detto di no! Tolga il piede perché dobbiamo ripartire!

Scendi anche tu: tu hai un amico qui! Scendi!

 

In un battibaleno, tutti i passeggeri cominciarono a borbottare: anche il conducente urlava dicendo…

 

Allora?! Dite a quel vecchio di togliere il piede dal gradino: dobbiamo ripartire!

Gliel’ho detto anch’io, ma non mi ascolta! Risposi ad alta voce al conducente!…

Togli il piede! Dobbiamo ripartire! Gridai al vecchietto!

Scendi anche tu! Scendi! Mi comandava lui facendomi segno con la mano!

 

Per non sentirlo più … e pensando che se mi fossi allontanato dalla porta… se ne sarebbe andato… feci per girarmi e mollai il sostegno…

Proprio in quel momento quel vecchietto afferrò la mia mano … e mi tirò giù dall’autobus con forza: non caddi malamente per un soffio!

Il conducente, vedendoci ambedue giù a terra… chiuse immediatamente le porte e ripartì velocissimo!

Non posso descrivere quanto ne fui irritato: se non si fosse trattato di un vecchietto (mi ricordava il mio dolce nonno!)… se non fosse stato un vecchietto… lo avrei persino picchiato… tanto ero “fuori di me”!………

Ero letteralmente molto adirato, su tutte le furie: ormai, anche correndo, non avrei più fatto in tempo a giungere in quel cespuglio … per attendere il treno!…… ero veramente molto in collera e continuavo ad urlare senza ritegno a quel vecchietto così strano e insistente! (l’insistenza è sempre stata una cosa odiosissima per me!)…

 

Perché? Perché? Perché lo hai fatto? Gli urlai più volte con tutta la mia voce! (In quel tempo avevo una voce fortissima!…………)

 

Lui mi guardava calmo e sorridente negli occhi e continuava a ripetermi:

 

Tu hai un amico qui’ vicino: andiamo a casa del tuo amico!

Ma io dovevo continuare fino al capolinea! Perché mi hai tirato giù con la forza? Perché?

Tu hai un amico qui’ … vicino: andiamo!… andiamo a casa del tuo amico!

 

Quel vecchietto così insolente e insistente… era riuscito, suo malgrado, ad evitare la realizzazione del mio macabro progetto: non sapevo più come fare!

 

Perché? Perché?

Andiamo dal tuo amico… e lì io e te preghiamo Gesù!

No! Perché lo hai fatto!

Andiamo dal tuo amico: tu hai bisogno di conoscere Gesù!

 

Ora! Ora tu hai bisogno di conoscere Gesù’!

Gesù può cambiare la tua vita!

Il sangue di Gesù lava tutti i peccati!

Ora tu hai bisogno di Gesù e Lui cambia la tua vita!

Tu devi conoscere Gesù! Gesù ti vuole salvare!

Andiamo a casa del tuo amico e poi io e te preghiamo Gesù!

Il sangue di Gesù lava tutti i peccati!

Sì, il sangue di Gesù lava tutti i peccati!

Il sangue di Gesù lava tutti i peccati! Alleluia!

 

Ho cercato di riportarlo così come lo ricordo e credo che siano le parole precise!

Mille pensieri mi balenavano in mente: ormai non potevo più mettere in atto il mio progetto per quel giorno!… Pensai di raccontare quell’inatteso incontro al mio “amico”… e supplicarlo di… farmi dormire da lui un’altra notte: a quel punto… mi sarei suicidato il giorno dopo!…………

 

Lo accompagnai a casa di Renzo…:

Ciao, Domenico (fu solo dopo la Conversione che dei Credenti del Foggiano iniziarono a chiamarmi col diminutivo “Mimmo”)! Chi è questo signore con te? Mi chiese Renzo…

Guarda, Renzo! L’ho incontrato sull’autobus e mi ha fatto scendere con la forza… perché dice che io e lui dobbiamo pregare Gesù!

Allora, quand’è così, accomodatevi nel soggiorno: noi siamo in cucina!

Entrammo nel soggiorno e quel vecchietto (si chiamava Giovanni!)… chiuse la porta… e ci sedemmo sul divano…

Fammi qualche domanda! Fammi una domanda! Continuava a ripetermi con una espressione molto seria!

Che domanda? Che tipo di domanda? Replicavo io!

Chiedi quello che vuoi!

Perché nel mondo c’è tanto egoismo e tanto orgoglio?

Perché hanno crocifisso Gesù!

Perché esiste tanto male nel mondo?

Perché hanno crocifisso Gesù!

Perché non c’è più amore nel mondo?

Perché hanno crocifisso Gesù!

 

Sembrava che non conoscesse altre risposte: era un ritornello del tutto anomalo e irrazionale,… soprattutto per un “razionale” come me!

Poi prese lui la parola e mi chiese:

 

Posso leggere una frase del Vangelo?

 

Alla parola Vangelo io ebbi un tremito: quel vecchietto aveva il Vangelo!… Sin da piccolo ero stato amante del Vangelo: mi trovavo a Milano anche per questo (forse soprattutto per questo!)…

SI’! Risposi molto deciso!

La fermezza della mia risposta lo fece letteralmente sussultare e i suoi occhi si illuminarono di colpo!…

Cercò la frase in un piccolo libro che aveva in tasca… e poi mi disse:

 

leggo dal Vangelo di Giovanni al capitolo 17 e al versetto 17: ricordati! Giovanni 17, versetto 17! E’ facile da ricordare!… Giovanni 17.17!………

<Rendili santi nella Tua Parola, la Tua Parola è Verità>!

Capisci questa frase?

No! Cosa significa?

Significa che Dio può farti diventare santo proprio adesso!

Santo io? Santo… senza fare niente?

Sì, santo se pregherai con tutto il cuore dicendo a Dio tre cose:

Credo che Gesù morì al posto mio, per i miei peccati

Ti chiedo perdono per tutti i miei peccati, lavami con il sangue di Gesù

Salvami ed io ti servirò

Se dirai a Dio queste tre cose con tutto il tuo cuore e con tutta la tua fede… Egli ora ti farà diventare santo e tu sarai Salvato per tutta l’eternità!

 

Quello che lui diceva mi sembrava assurdo, inconcepibile: sin da piccolo ero stato “appassionato” della vita dei santi… e avrei tanto voluto essere santo anch’io come loro, ma i santi avevano vissuto una vita santa… e quasi perfetta!…

 

Com’è possibile che Dio mi faccia santo subito?

Lo dice il vangelo: quello che dice il Vangelo viene da Dio!

Tu devi credere a quello che dice il Vangelo!

Se tu credi e fai quella preghiera… … tu sarai subito santo e salvato!

Le parole di quel Giovanni risvegliavano in me sentimenti antichi: di colpo la mia mente si riempì di ricordi religiosi, di devozioni passate… e cominciai a chiedermi:

<<Non ci credo, ma se fosse vero? Se avesse ragione?>>

Poi mi rivolsi a lui molto determinato e chiesi:

 

Ho pregato moltissimo, ma non è servito a nulla! Perché ora dovrebbe servire?

Perché ora tu devi pregare in un modo diverso e con un atteggiamento diverso: devi anche fare una promessa a Dio! Tu devi fare un patto con Dio: se lo farai con tutto il tuo cuore e con tutta la tua fede… Dio ti farà santo e sarai salvato!

Sì, ma cosa devo dire? Quali parole devo pronunciare?

Quelle che ti ho detto… e tutto quello che ti viene da dire!

Sì, ma come?

Adesso ci inginocchiamo qui tu chiudi gli occhi e parli a Dio con la tua voce e con tutto il cuore!…

Ci inginocchiammo appoggiando i gomiti sul divano e chiudemmo gli occhi…: ci furono molti secondi di silenzio… prima che io cominciassi a parlare…

 

Non avevo mai pregato senza un’immagine o una statua davanti

Non avevo mai pregato senza dire le preghiere imparate sin da piccolo, quelle preconfezionate: spesso avevo parlato a Dio con le mie spontanee parole, ma non l’avevo mai considerata una preghiera!

Non avevo mai pregato ad occhi chiusi

Non mi ero mai inginocchiato con un’altra persona per pregare a quel modo

Non trovavo le parole e avevo la sensazione di “parlare al vento”, come se fossi sospeso tra cielo e terra!

Non sapevo come cominciare: d’un tratto era come se… non conoscessi alcuna parola da pronunciare… e lottavo con me stesso per farmi coraggio…, per essere quell’uomo razionale che ero sempre stato…!

Finalmente iniziai…. E ricordo molto bene le parole precise che dissi:

 

<<DIO,… IO NON SO SE TU SEI QUI’ VERAMENTE,… OPPURE NO: GIOVANNI DICE CHE TU SEI QUI’ E CHE MI ASCOLTI!… IO NON SO PIU’ BENE NEPPURE SE CREDO, SE TI INTERESSI DI ME… DOPO TUTTO QUELLO CHE MI E’ SUCCESSO!…

SIGNORE, SE SEI VERAMENTE QUI’, TU SAI TUTTO DI ME… E … E IO TI CREDO… E CREDO CHE GESU’ MORI’ AL POSTO MIO SULLA CROCE…, PER I MIEI PECCATI!

TI CHIEDO PERDONO PER TUTTI I MIEI PECCATI E TI SUPPLICO DI SALVARE LA MIA VITA…: SE NON MI SALVI OGGI… E’ TUTTO FINITO!

LAVAMI CON IL SANGUE DI GESU’! … SALVAMI ED IO TI SERVIRO’! >>

 

Dopo queste parole restai in silenzio… perché non sapevo più cosa dire, ma pregò Giovanni e… e la sua preghiera, che ricordo ancora oggi come fosse ieri, fu molto breve, precisa e “sicura”:

<<SIGNOR GESU’, TU MORISTI SULLA CROCE PER QUESTO GIOVANE, PER DOMENICO… E LUI TI CREDE!….

SIGNOR GESU’, TU ADESSO CANCELLI TUTTI SUOI PECCATI E LO PRENDI NELLA TUA MANO: LUI VUOLE SEGUIRTI!

IL SANGUE DI GESU’ LAVA TUTTI I SUOI PECCATI: ALLELUIA!

SIGNORE, PADRE, SALVALO E RENDILO SANTO ORA… NEL NOME DI GESU’>>

Poi lui disse “amen” e anch’io lo dissi!…

Ci alzammo in piedi: Giovanni era quasi mezzo metro più alto di me (!)…, mi osservò dall’alto e con un sorriso di molti centimetri, mi guardò con occhi luccicanti e con grande grinta mi disse:

“Io so che ha funzionato! Io so che ha funzionato: quando vuoi parlare con me vieni a trovarmi!”

Mi diede il recapito preciso del suo ospite e se ne andò salutando i miei “amici”… con un grande sorriso e tanti complimenti per la loro casa e per la loro gentilezza: prima di andare via fece anche i complimenti per la “bella figura” di Antonina, la moglie di Renzo!…

Appena se ne andò, Renzo mi disse:

 

Ma lo conoscevi?

No! L’ho incontrato sull’autobus e… e mi ha fatto perdere un importantissimo appuntamento: ora dovrò chiederti di “farmi gentilmente dormire un’altra notte qui!”

Non ti preoccupare, va bene!… Ma cosa voleva?

Voleva a tutti i costi fare una preghiera con me!

E l’avete fatta?

Sì… e ha detto che HA FUNZIONATO!

Cosa significa HA FUNZIONATO?

Non lo so, ha detto solo così…

Mi lasciarono solo ancora per un po’ nel soggiorno dove avevo pregato… ed io feci delle considerazioni:…

Non riuscivo a togliermi dalla testa la sua ultima frase: IO SO CHE HA FUNZIONATO: SONO A CASA DI QUESTA PERSONA, a questo indirizzo… … …

Riflettevo che alle ore 17.07 sarei dovuto morire e alle ore 17.07, invece, stavo in ginocchio per chiedere a Dio di lavarmi con il sangue di Gesù, di salvarmi, con la promessa che Lo avrei servito

avvertivo delle strane sensazioni che mi portavano nel passato remoto, quando ero stato con il mio dolce nonno…

Andai un attimo in cucina: c’era la televisione accesa, mi sedetti un attimo…, ma mi dava fastidio a guardarla e mi alzai per andarmene!…

Al che il mio “amico” Renzo disse:

Come mai te ne vai? Ti è sempre piaciuta la TV!

Lo so, ma stasera non mi attira affatto!…

Ma ti senti bene?

Sì, mi sento benissimo, anzi! Vado in camera dai bambini!

Andai in camera e mi sentivo molto strano: purtroppo, non sono mai riuscito a trovare le parole giuste (neppure ora!) Per descrivere come mi sentivo… (forse perché “i sentimenti” sono sempre stati “relativi” per me!)! Sin da quella sera e fino ad ora, dico ancora semplicemente che … … mi sentivo…:

 

LEGGERO

SICURO

FORTE

 

Si tratta di tre bervi termini che ancora oggi mi paiono le parole “più consone” per descrivere quelle mie emozioni, quei miei sentimenti, il mio stato d’animo di quella sera!…

Non riuscivo a capacitarmi del PERCHE’ QUEL COLOSSALE CAMBIAMENTO DENTRO DI ME:

RICORDAVO TUTTE LE MIE PENE, MA NON NE ERO PIU’ ANGOSCIATO!

RICORDAVO IL MIO PROGETTO DEL SUICIDIO, MA MI APPARIVA COME UNA COSA DEL TUTTO INSENSATA! (<<EPPURE, FINO A POCO FA MI SEMBRAVA LA COSA PIU’ LOGICA!>> Mi dicevo!)

AVVERTIVO UNA GRANDE PACE, UNA GRANDE GIOIA E UNA GRANDE FORZA!

MI SENTIVO ALLEGGERITO DI TUTTO… COME SE NON AVESSI ALCUN TIPO DI PROBLEMA! MI PAREVA DI VOLARE A BRACCIA APERTE!

LA MIA MENTE RIASCOLTAVA LE PAROLE CHE AVEVO DETTE IN PREGHIERA E L’ULTIMA FRASE DI GIOVANNI…

 

La notte dormii molto poco: nella mia mente e nel mio cuore c’era come una dolce musica… e le parole di una meravigliosa canzone eseguita in un luogo celestiale.

 

<<LAVAMI CON IL SANGUE DI GESU’! SALVAMI ED IO TI SERVIRO’! IO SO CHE HA FUNZIONATO!

SIGNORE, SALVALO E RENDILO SANTO… NEL NOME DI GESU’!

SIGNORE, SALVAMI ED IO TI SERVIRO’… IO SO CHE HA FUNZIONATO!

IO SO CHE HA FUNZIONATO!>>

 

Era come una specie di canzone melodiosa eseguita da mille voci in un luogo paradisiaco: ad occhi chiusi “mi vedevo felice” e “come un guerriero trionfante”!

La mattina mi alzai verso le 5,30 e alle 6.00 decisi di fare una passeggiata: non pensavo piu’ al suicidio, non pensavo più ai miei problemi,… solo una frase mi “martellava” continuamente in testa… <<io so che ha funzionato>>!

Pervaso da quella insolita pace e serenità, dicevo a me stesso:

<<Se ha funzionato, come Giovanni dice, oggi dovrei almeno trovare un lavoro! E’ vero che mi sento molto diverso dopo quella preghiera, ma se ha funzionato veramente, … oggi dovrei almeno trovare un lavoro!>>

Non sapendo che cosa fare di preciso e continuando a chiedermi ancora cosa volesse dire quella frase, totalmente ignaro di quanto stava per accadere, mi fermai sul cancello del giardino condominiale, quando… … …

 

<<Domenico! Domenico!>>

Nella nebbia di quella mattina, una strana nebbia “ritardata”, udii che una voce maschile mi chiamava dalla mia sinistra: … era un amico del mio “amico”!…

<<Sei Domenico, vero?>>

Sì… e lei?

Sono un amico di Renzo:… tre mesi fa ho saputo che cercavi un lavoro….! … stai ancora cercando un lavoro?

Sì, più che mai!

Allora vieni con me… che ti mando a lavorare!

Come? Come fa lei a mandarmi a lavorare?

Vieni con me e vedrai!

 

Riportato in casa il suo cane, salimmo nella sua macchina e andammo nel suo ufficio: egli era l’impiegato dell’ufficio di collocamento di Milano,… proprio quello allo sportello … che mandava la gente a lavorare!…

Non aveva potuto fare niente per Renzo… perché aveva una famiglia numerosa ed era pensionato dalle poste italiane (un suo gravissimo errore!)…

Di proposito volle andare in ufficio prima dell’orario di apertura: arrivammo in ufficio alle ore 7.15… (lo stesso custode ne fu stupito: era sempre arrivato alle 8,00!)…

Cercò con molta pazienza il mio tesserino di lavoro depositato inutilmente in quell’ufficio da tanti mesi: si trovava a circa duemila posti dal primo!

Estrasse il mio tesserino e lo mise davanti a tutti, poi mi guardò sorridente (con la soddisfazione di uno che ha fatto… un’opera buona!) E mi disse…:

<<ecco qua: con la prima telefonata che giunge… ti mando a lavorare>>!

Alle ore 7.45 giunse una telefonata dalla grande ditta “Alemagna”: cercavano 18 operai!

Alle 8,30 ero già assunto dall’Alemagna, dove lavorai fino alla partenza per il militare!…

Si può immaginare come mi sentissi? Quelle sensazioni “strane” si amplificarono così tanto che… mi sembrava di non poggiare i piedi per terra mentre camminavo!

Mi comunicarono che avrei fatto subito “il primo turno”, dalle 6.00 alle 14.00: quel primo giorno mi “abbuonarono” due ore come “regalo di ingresso”! (non sapevo più cosa fosse un regalo!)…

Durante quelle 6 ore ero letteralmente “frastornato”: a mezzogiorno avevo anche mangiato alla mensa della ditta! (non mangiavo da giorni!)……

Si trattava di un lavoro leggerissimo e… e “molto caldo” sulla “catena dei panettoni”!… (dopo tutto il freddo che avevo subito durante quel gelido inverno!)

Alle ore 14.00 terminai il mio primo giorno di lavoro “in piena regola” e… andai subito in ufficio per chiedere un “primo acconto”: degli altri dipendenti mi avevano detto, senza sapere niente di me, che se ne avessi avuto il bisogno… anche il primo giorno di lavoro mi sarebbe stato dato … un acconto!

All’ufficio contabilità furono gentilissimi (quell’amico dell’ufficio di collocamento conosceva il contabile dell’Alemagna e gli aveva già telefonato per… raccomandarsi di trattarmi bene!): … mi diedero il primo acconto di lire 2.000… e mi avviai di corsa all’autobus…!

Esplodevo letteralmente di gioia,…mi chiedevo tante cose,… ma facevo anche tante considerazioni:

 

Il giorno prima ero la vicino con il deciso progetto di suicidarmi: l’Alemagna era vicina al piazzale lotto: presi l’autobus sulla stessa linea del giorno precedente!

Quell’autobus su cui riuscii a salire con tanta fatica (che sulle prime avevo perduto) ora mi riportava a casa del mio amico con tutt’altra “cera”!

Cosa sarebbe accaduto se… il giorno prima avessi preso l’autobus precedente a quello su cui salii e dove era Giovanni?

Come mai Giovanni si trovava proprio su quell’autobus?

Strano che quella persona non si era fatta trovare alla stazione per rilevare un ospite straniero!

Come mai Giovanni si era rivolto a me per quella informazione? Tanti avrebbero potuto capire cosa voleva…, ma paradossalmente nessuno ci era riuscito!

Come mai Giovanni aveva tanto insistito a farmi scendere dall’autobus?

Come mai quell’amico di Renzo si era ricordato proprio quella mattina che cercavo lavoro? Mi aveva visto altre volte… e lo sapeva da tre mesi!

Come mai avevano chiamato proprio dall’Alemagna?

Come mai Giovanni aveva detto più volte <<io so che ha funzionato>>… come se sapesse già tutto?

Nella mia mente facevo un numero incalcolabile di riflessioni e di… connessioni: alla fine conclusi che Dio mi aveva messo alla prova e che, finalmente, era intervenuto per salvarmi!

Sull’autobus pensai molto al sogno fatto precedentemente… … …!

Scesi alla stessa fermata del giorno prima e, senza passare da Renzo, andai direttamente alla casa che ospitava Giovanni…; suonai il campanello, arrivò Giovanni (la padrona di casa non c’era) e… gli parlai animatamente:

Giovanni! Lo sai che non avevo lavoro e oggi sono stato assunto da una grande ditta?

Ti avevo detto che “aveva funzionato”: il Signor Gesù ti ha lavato con il suo sangue e ti ha salvato! Adesso tu sei uno dei santi di Gesù!

Sì, ma ora cosa devo fare?

Ieri queste mie orecchie hanno sentito che tu facevi una promessa a Dio, ricordi? Ieri tu hai fatto un patto con Dio!

Sì gli ho detto che se lui mi avesse salvato… io lo avrei servito! Sì, ma come? Cosa devo fare di preciso?

Un momento, prego!

Andò in una stanza mentre io attesi sulla porta d’ingresso… e tornò con un libro in mano:

Ecco: questa è la sacra Bibbia… e quì c’è quella frase che ti ho letto ieri! Ricordi?

Sì: Giovanni 17.17!

Bravo! Ecco: io ti do questa Bibbia, tu la leggi e poi farai quello che trovi scritto! E’ molto semplice: solo in questo modo tu servirai il signor Gesù!

 

Ringraziai e promisi che sarei tornato da lui anche il giorno dopo…

Scesi le scale “quattro a quattro”: il cuore sembrava volesse fuoriuscire dal mio petto………………

Il mio antico sogno si era avverato: avevo tra le mani la sacra Bibbia………

Mentre tornavo a casa del mio “amico” Renzo (due scalinate affianco!)… stringevo forte forte al petto quella Bibbia… come se volessi farmela entrare nel cuore…!

Arrivato a casa, dissi che ero stato assunto dall’Alemagna: mi fecero “un piccolo festino”,… ma non vedevo l’ora di stare nel soggiorno tutto solo… per leggere la sacra Bibbia (restai ad abitare con loro fino alla partenza per il militare!)!

 

Lessi la Bibbia ininterrottamente da quel momento (le ore 17.00!) Fino alle ore 5 del mattino (12 ore senza sosta!): ero così affamato della Bibbia… che non dormii affatto! Dopo 20 giorni avevo già finito di leggere tutta la Bibbia e cominciai a rileggerla con più meticolosità e profondità…

Giovanni mi disse che per ascoltare una predicazione evangelica sarei potuto andare in un posto dove egli avrebbe predicato la domenica successiva: era a Nova Milanese, alle ore 17,00… (non mi era mai accaduto di pensare così tanto al numero 17: il giorno 17 mi ero Convertito, alle ore 17, con Giov. 17.17, ecc!)

Ci andai senza scoraggiarmi affatto per la distanza e la complessità dei mezzi di trasporto pubblico che avrei dovuto “cambiare” per arrivarci: purtroppo, vi giunsi con 10 minuti di ritardo… perché il trenino era giunto con ritardo ed io non trovai subito la via molto periferica della Sala di Culto!

Appena vi giunsi, Giovanni stava già predicando: la sala era gremita ed egli era in piedi dietro ad un pulpito, una specie di tavolo…

Appena mi vide, sguainò il suo solito enorme sorriso e mi presentò baldanzosamente a tutti: potete immaginare la mia “vergogna” per il ritardo (ero anche oltremodo timido!)… e mi “inabissai” immediatamente tra le panche piene di gente seduta, facendomi “piccolo piccolo”!…

Non ricordo nulla di cosa parlasse perché fui totalmente assorbito dall’ambiente: tutto era così strano e diverso in quella sala……

Non c’erano immagini, né statue, né altare, né prete, né chierici: solo dei quadri con delle frasi bibliche e, su un ripiano, tante Bibbie: fui letteralmente abbagliato dal fatto che ogni persona avesse la sacra Bibbia in mano e tutti verificavano ogni cosa che Giovanni predicava!…

Non avevo mai visto nulla di simile: mentre la predica andava avanti, io osservavo “di soppiatto” ogni presente… e ne restavo “toccato”, affascinato per l’attenzione, la compostezza… e l’abile meticolosità con cui si cercava ogni cosa nella Bibbia!…

A fine riunione fui presentato praticamente a tutti, uno ad uno: fui “accolto” come se mi conoscessero da sempre, con calore e gioia, (mi accorsi che Giovanni aveva parlato già di me a tutti!)… e una famiglia (Pietro Stelluti) mi invitò a pranzare con loro la domenica successiva……!

Tornando a casa, mille pensieri affollarono la mia mente…, ma, quantunque fossi sconcertato dalla mancanza di qualsiasi oggetto religioso in quella sala, ero totalmente affascinato dal fatto che ogni persona avesse la Bibbia in mano!

Tutta la settimana continuai a nutrirmi della Bibbia come se si trattasse del mio ossigeno, della mia acqua, del mio cibo: quando la domenica successiva tornai a Nova Milanese… mi trovavo già al libro del profeta Malachia!… … …

 

Questa volta giunsi con un’ora di anticipo (il ritardo della prima volta era stato dovuto solo alla mancanza di “coincidenze vettoriali e ritardi dei mezzi di trasposto” … e alla difficoltà di individuare la via: non accadrà mai più!): cercai subito la casa dove ero stato invitato a pranzo……

Alle 10,20 (con dieci minuti di anticipo) ero già seduto nella Sala di culto assieme a Pietro in attesa della ADUNANZA DI ADORAZIONE: il mio cuore era in forte sussulto per tutta la gioia che vedevo nei visi della gente che arrivava e…

Dopo diversi canti bellissimi e diverse preghiere molto toccanti (non avevo mai sentito cantare e pregare così bene nelle Chiese Cattoliche: le preghiere erano tutte estemporanee simili a quella che avevo fatto quando mi ero “Convertito”!)…, venne il momento della celebrazione con “i simboli”!…

Fui letteralmente commosso nel vedere che <si faceva proprio nello stesso modo di Gesù durante l’ultima cena>……

Il fratello che distribuiva il pane e il vino, però, giunto a me… mi saltò (passò avanti): ne restai fortemente rattristato…, ma Pietro mi assicurò che ne avremmo riparlato a fine riunione!

Un secondo dopo la chiusura dell’incontro, chiesi:

Pietro, perché a me non sono stati dati gli elementi della comunione?

Beh, prima di tutto non si tratta degli elementi della comunione, ma dei simboli della cena del Signore,… e poi tu non puoi ancora prenderli… perché non sei stato ancora battezzato! Rispose lui con molto tatto e determinazione!

Certo che sì! Certo che sono stato battezzato! Risposi immediatamente!

Come?! Sei stato già battezzato?

Sì, certo!

Dove e quando sei stato battezzato?

Quando ero piccolo e nel paese dove sono nato, nella parrocchia principale del paese di nascita!

Ah, ho capito! Vedi, caro Domenico, per prendere i simboli bisogna essere battezzati da adulti e per immersione: vedrai che tra poco lo leggerai nella Sacra Bibbia!

Ah, sì?… e allora battezzatemi oggi stesso, così domenica prossima potrò prenderli insieme a voi!

E bravo! Non possiamo battezzarti subito…, perché dobbiamo prima verificare se ti sei Convertito veramente!

Certo che sono Convertito veramente, dovete credermi: io sono un vostro fratello!

Il “batti e ribatti” andò avanti per un po’: io insistevo a voler essere battezzato subito!

Dopo circa 15 minuti Pietro riferì tutte queste cose ad un altro credente del posto (Michele De Cristofaro) e questi chiamò ancora un altro fratello (Oreste Tassilli): questi mi dissero che, dal momento che mi professavo un convertito autentico, avrei potuto frequentare delle adunanze vicino alla casa dove abitavo!…

Per me fu una scoperta eccezionale: sapere che c’erano delle persone simili anche dove abitavo e che avrei potuto partecipare a delle adunanze simili anche più spesso (mi dissero che a Baggio ne facevano anche di Giovedì e di sabato!)… mi riempiva il cuore di gioia!

La sera stessa andai a visitare la persona che aveva ospitato Giovanni e che, mi dissero, era della stessa fede: raccontai loro ogni cosa, ma li vedevo molto titubanti e increduli… anche se molto gioiosi per quello che raccontavo…

Giovanni aveva loro già raccontato di me e della Bibbia che mi aveva dato,… ma non gli avevano dato troppo “peso”!

Ci mettemmo d’accordo per il giovedì: essi avevano un’auto e mi avrebbero portato volentieri all’adunanza con loro (l’adunanza infrasettimanale era alle ore 21.00!)!

Per quanto mi riguarda, io leggevo la Bibbia giorno e notte: ora che giunse il giovedì sera… ero già giunto al libro degli Ebrei!…

Scesi sotto la loro scalinata ben 15 minuti prima dell’appuntamento (alle ore 20,30)… ma non scesero: fu per me una delusione tremenda, perché non sapevo l’indirizzo della sala… e passai la notte con una grandissima amarezza!………….

Poi mi dissero che avevano fatto delle spese ed era loro sfuggito dalla mente che io li avrei aspettati per andare con loro in sala: la verità era (me la dissero qualche giorno dopo)… che ancora non mi credevano, non mi prendevano molto sul serio! D’altra parte, Conversioni come la mia non accadevano affatto di frequente!… … (Mi confortava che una cosa simile era anche accaduta a Saulo da Tarso!)

Fattomi dare l’indirizzo preciso della Sala e l’orario delle riunioni, la domenica mattina vi andai da solo: essi ne restarono molto meravigliati e stupiti assai! (!)…

Avevo già imparato alcuni inni… e si sentiva: la mia presenza ravvivò moltissimo il “piccolo gregge”!

In quella saletta vi erano poche persone (8 ADULTI E 3 BAMBINI: tutti parenti! Si trattava di quattro coppie sposate: quattro fratelli di sangue!) e, alla fine della riunione, mi circondarono per presentarsi: scoprii che tutti sapevano di me………

In questa Sala cantavano molto male, ma tutti si mostrarono felici del mio “arrivo” e mi chiedevano:

Come ti senti? Come ti senti? Raccontaci come ti senti! (Questa espressione mi resta oggi ancora molto antipatica!)

Vedete, mi sento LEGGERO, SICURO E FORTE! Ribattevo deciso, ma anche sconcertato per il fatto che continuavano a chiedermelo… come se non mi credessero ancora!

… ma tu sei veramente sicuro che ti sei Convertito? Mi continuavano a ripetere anche nei giorni successivi! (Da quella mattina, infatti, li andavo a trovare tutti a casa con una buona frequenza!)

NE SONO CERTISSIMO E VORREI ESSERE BATTEZZATO!

Aspettiamo ancora qualche tempo! Mi dicevano!

Sì, ma a che scopo aspettare?

Arriveranno delle prove e tu le dovrai superare!

Era l’inizio di giugno… ed essi non sapevano cosa stava per accadere: da quel momento in poi quel piccolo gruppo si moltiplicherà e uscirà dal suo “guscio”! A settembre si aggiunsero già altre due famiglie…

Ogni sera mi recavo alle riunioni di studio Biblico: quando non c’erano a Baggio, andavo nelle altre Sale di Milano e dintorni!

Dopo un mese dalla mia Conversione (alla metà di giugno) ero già “al secondo giro di lettura” della Bibbia e, ………… in seguito alla ricerca di una referenza, lessi con attenzione Atti 4.19…

<<Ma Pietro e Giovanni, rispondendo, dissero loro: Giudicate voi se è giusto nel cospetto di Dio, di ubbidire a voi anzi che a Dio.>> Atti 4:19

Mi fermai a riflettere molto su quelle parole: la mia mente andava al Cattolicesimo, dove tutto quello che si faceva durante il Culto e fuori dalla Chiesa… era diverso da quanto leggevo nella Bibbia… e … in molte cose il Cattolicesimo era apertamente condannato e maledetto da Dio!

Un parallelo di Atti 4.19 mi portò ad Atti 5.29:

<<Ma Pietro e gli altri apostoli, rispondendo, dissero: Bisogna ubbidire a Dio anziché agli uomini.>> Atti 5:29

Era di sera (alle ore 17.00: ancora il famoso 17!): io misi il dito su quella pagina e chiusi la Bibbia pensando… … …

Infine, dopo alcuni minuti, dissi a me stesso:

Non posso più essere Cattolico per molti motivi:

Le cose che fanno i cattolici sono quasi tutte in contrasto con la Bibbia

Il cattolicesimo non mi ha aiutato a conoscere personalmente Dio

I cattolici vivono quasi tutti una vita anti-biblica e piena di compromessi

Nemmeno i migliori Cattolici mi hanno mai saputo dare tanto affetto e cibo spirituale

Persino i più alti esponenti del clero cattolico trasgrediscono la Bibbia e continuano ad ubbidire agli uomini venuti prima di loro, o al papa!

Ora che ho conosciuto Dio, non posso più ubbidire agli uomini: seguirò la Bibbia!

Dal momento che nel cattolicesimo non si segue la Bibbia, ma si segue nella chiesa evangelica, … da oggi io sarò membro effettivo e definitivo della Chiesa Evangelica!

Quel giorno, e solo quel giorno, io divenni membro della Chiesa evangelica: fino a quel giorno mi ero ancora professato di fede Cattolica!

Fu la sacra bibbia a convincermi che <<bisogna ubbidire a Dio>>!

Arrivò l’estate, frequentai delle tende evangelistiche, diedi molte volte la mia testimonianza ovunque: proprio il mio “amico” Renzo fu una grande delusione e prova per me…!

Egli iniziò a frequentare con me la stessa Sala di Culto Evangelico,… ma diceva a tutti che io ero troppo esagerato… e non mi ero convertito veramente!…

Il 2 Ottobre partii per il militare e in gennaio, durante una licenza, i miei genitori mi cacciarono fuori di casa, disconoscendomi a motivo del Vangelo: i miei zii del clero li convinsero che così facendo… io mi sarei pentito e sarei tornato ad essere Cattolico!

Fui Battezzato per immersione nel maggio successivo (13.05.1973!): prima non era stato possibile a motivo del militare!

Dal giorno della mia Conversione sono passati quasi trent’anni: non tutto è stato colorato di “rosa”, non è stato tutto “rose e fiori”!

Ho incontrato anch’io “sabati e domeniche”, tempeste e bonacce, inverno ed estate, bianco e nero… … …

Talvolta persino le persone con la mia stessa Fede e della stessa Chiesa mi hanno fortemente deluso: ci sono state delle situazioni in cui ho dovuto gridare letteralmente a Dio per il dolore e per l’angoscia!…

La mia vita Cristiana non è stata certamente di “ottimo livello” e talvolta si è manifestata in modo del tutto mediocre: ho anch’io “le mie ferite da leccare”!…….

Posso ben dire, però, che in tutto questo non sono mai stato solo: nella gioia e nel dolore, in ricchezza e povertà, nella tempesta e nella bonaccia… Dio è stato sempre con me, dentro di me!

Dio non mi ha mai lasciato solo a combattere le battaglie della vita, mai sono stato tradito da lui: molti mi hanno tremendamente deluso, ma lui no! Dio è sempre stato fedele a quel patto fatto in ginocchio davanti ad un divano: talvolta io sono venuto miseramente meno, ma lui mai!

La Bibbia dice che <Dio resta fedele perché non può rinnegare se stesso> (2Tim 2.13) e di questo posso testimoniare con tutte le mie forze, avendolo sperimentato pienamente… … …

Molte volte ho dovuto correre da lui per le ferite che mi ero procurate o per quelle infertemi da altri…! Lui e’ sempre stato pronto a curarmi e consolarmi: mai una volta l’ho trovato disinteressato a me!

Prima di conoscere Dio ero molto solo e angosciato fino alla più profonda depressione, fino al suicidio: dal giorno della mia <nuova nascita> ho sempre avuto in Dio il mio rifugio, il mio vero amico, la mia vera forza, la mia vera luce e pace… … … …

Anche dopo la mia conversione, i miei problemi non si sono mai risolti come per “incanto”, come per il tocco di “una bacchetta magica”: ho dovuto anch’io provare la fatica, l’angoscia, il dolore…; ma sempre, sempre, sempre Dio mi ha portato avanti in trionfo!

Attorno a me, molti hanno vacillato e sono caduti per non rialzarsi più…, ma Dio è stato la mia forte difesa ed ha saputo portarmi avanti brillantemente!

Nelle mie più grandi difficoltà egli era sempre accanto a me per dirmi: <coraggio, io sono con te… e presto farai gran festa!>…!

Talvolta sono passato per lunghi tunnel oscuri durante i quali sembrava che il buio potesse prendere definitivamente il sopravvento, ma mai sono stato definitivamente intrappolato e attanagliato <al di la delle mie forze>!

Molti mi hanno attaccato, i miei nemici sono tanti e molto potenti, ma mai hanno potuto atterrarmi del tutto: la mia vera forza è nel signore e con lui ho potuto fare delle prodezze innumerevoli (lui le ha fatte per me!)!

Man mano che passavano gli anni ho sperimentato sempre più il suo amore e la sua grazia, la sua amicizia e il suo ristoro: spesso mi sono detto: “chi ho io dalla mia parte all’infuori di Lui”?

Nessuno ha saputo darmi quanto e come lui, nessuno potrebbe mai aiutarmi e sostenermi come lui e quanto lui: la mia intera vita dipende solo da lui, sia sulla terra sia nel cielo per l’eternità!

Tutte le mie forze, il mio coraggio e la mia stessa fede potrebbero venire meno, ma so per certo che egli sarà sempre per me, attorno a me, dentro di me… come uno scudo ed un baluardo…

No! Senza Dio io non sarei niente e nessuno; senza Dio non avrei forze, gioie e vita; senza Dio mi perderei come tutti nel mondo: la mia vita terrena e tutta la mia eternità dipendono esclusivamente da Lui!

Egli è la mia salvezza e continuerò a sperare in lui nonostante tutto e tutti: anche se il mondo e la vita stessa dovessero mancare,… Dio sarà ancora con me per sostenermi…

Sì! Anelo a Dio più che all’aria stessa che respiro, più che all’acqua, il cibo e la vita stessa: è Dio la mia vita… e senza di lui non esisterei affatto!

Dio, il mio Dio è in cielo che m’aspetta… e sulla terra io non desidero che stare con lui: nelle tempeste e nelle bonacce io non desidero altro che stare con lui perché da Lui traggo la mia vita e la mia salvezza… come l’erba dalla terra, come l’ape dal fiore!

 

Ho sperimentato cosa voglia dire vivere senza Dio nel mondo e cosa significhi averlo nel cuore: solo se impazzissi potrei rinnegarlo, ma anche così egli non rinnegherebbe il suo patto … poiché le Sue promesse non vengono mai meno! (Rom 8)

 

Chiunque tu sia che leggi questa monografia, affida la tua vita a Cristo: Egli ti porterà a fare la pace con Dio e vivrai veramente felice!

La vita continuerebbe a darti gioie e dolori, ma Dio saprebbe sempre portarti avanti in modo brillante: una vita esuberante ti aspetta e sarà tua … se solo farai UN PATTO CON DIO!

Il diavolo non vuole che tu realizzi la pace con il tuo Creatore, il diavolo fa di tutto per distrarti e depistarti: egli vuole portarti con lui in un luogo di tormento eterno!

Affida la tua vita a Cristo, prendi la decisione di ubbidire alla Sua Parola: DIO E’ PRONTO A BENEDIRE CHIUNQUE A LUI SOLO SIA PRONTO AD UBBIDIRE!

Non permettere che il dubbio, gli amici, i conoscenti, i piaceri del peccato, i vizi, le passioni… ed altro del genere ti tenga lontano da Dio: fino a quando Dio sarà escluso dai programmi della tua vita, dalla tua esistenza,… tu non puoi realizzarti pienamente e sarai sempre deluso, insoddisfatto e frustrato: a volte avrai l’impressione di “cavartela anche da solo”, ma presto ti accorgerai che si trattava solo di una misera illusione!

Tutte le conquiste senza Dio si manifestano illusorie e molto effimere: solo con Dio quello che abbiamo diventa eterno e pieno!

Non sprecare la tua esistenza, non andartene dietro al mondo e alle sue illusioni: affida la tua vita al Signore… e non te ne pentirai mai!

Dio ha saputo sempre darmi il massimo: una moglie che fosse il massimo possibile per me, delle figlie che fossero il massimo possibile per me, una casa che fosse il massimo possibile per me, ecc.!

Prima di conoscere Dio non sapevo cosa significhi <giubilare>: con Lui lo sperimento tutti i giorni…

La mia vita con Dio è una interminabile avventura meravigliosa: persino la mia eternità nel cielo con lui lo sarà!

La maggior parte della gente langue affranta sotto il peso delle proprie angosce; tutta la gente, schiava del peccato che si manifesta con vizi e passioni, con varie disubbidienze alla perfetta Legge di Dio, … è alla ricerca di Pace e Certezze che diano un senso ed uno scopo a questa esistenza terrena: Dio è l’unico che possa colmare questo vuoto!

Ve lo dice uno che come uomo si considera inferiore a chiunque legga questa monografia, ma che in Dio ha trovato la vera vita: io ho sperimentato queste cose, non l’ho imparate a memoria in qualche posto dove “lavano i cervelli”!

Ovviamente, la fede in Dio funziona solo se si vive il vangelo, se si mette in pratica… e se funziona con me lo farebbe anche con te: se ce l’ho fatta io ce la faresti anche tu!

Come Dio ha avuto pietà di me, vuole averla anche di te: come ha preso la mia mano per condurmi, lo vuole fare anche per te!

Ti resta solo di fare un patto con Dio allo stesso modo di come feci io, prendere la decisione di ubbidire solo a Dio: egli è pronto a benedire anche te!

Non so se tu Lo credi o no, ma non importa: chiunque tu sia, qualunque sia stata la tua vita fino ad ora,… se fai questo patto con Dio, la tua vita cambierà di sicuro: devi farlo con tutto il cuore e con la ferma intenzione di ubbidire solo a Dio tramite la Bibbia e fino alla morte, qualunque cosa possa accadere…

Se farai una cosa del genere vedrai la tua vita cambiare ogni giorno di più: i tuoi occhi vedranno il mondo e l’esistenza in modo diverso… tutto sarà realmente e profondamente diverso! Giov 11.40

Se ti converti a Dio tutto sarà veramente nuovo per te!

COSA FARE IN CONCRETO? – NON E’ DIFFICILE:

 

Devi credere che Dio c’è e ti ama

Devi credere che Gesù Cristo è Dio e diede la Sua vita al posto tuo sulla croce: morì proprio a causa dei tuoi peccati

Devi credere che Dio ti vuole salvare, come dice la Sua Parola: ti salva per un atto di grazia, mediante la sola fede, perché tu non lo meriti e non puoi comprare la Sua Salvezza in alcun modo. Successivamente dovrai fare delle Opere, quelle che Dio ha preparato per te, ma solo per dimostrare la tua fede e non per salvarti con esse!

Devi Chiedergli perdono dei tuoi peccati, pentito e dispiaciuto con tutto il cuore per averli commessi

Devi impegnarti ad ubbidire solo alla Sua Parola, mettendo da parte ogni altro concetto e sistema religioso

 

Se farai queste cose con tutto il tuo cuore, presto dirai anche tu la stessa cosa che mi diceva quel Giovanni: <Io so che ha funzionato>! Giov 9.25

 

In questa monografia troverai anche le parole di quella mia preghiera, ma sappi che <la cosa non funziona> se pensi che basti ripetere meccanicamente quelle parole: il risultato miracoloso, che cambia la tua esistenza per tutta l’eternità, dipende esclusivamente dalla tua fede, dalla decisione del tuo cuore, dal tuo impegno di schierarti per Cristo…

 

Una preghiera tecnica, meccanica, religiosa… non servirebbe assolutamente a niente: non si deve trattare di una decisione emotiva, ma deve essere una reale decisione di ubbidire veramente e concretamente a Dio solo secondo la sua parola, secondo come è scritto nella sacra Bibbia: senza la convinzione di ubbidire solo a Dio… non funzionerebbe mai!

 

Gesù Cristo stesso e gli apostoli parlarono di <ravvedimento> e di <conversione>:

 

Matteo 3:2 Ravvedetevi, poiché il regno de’ cieli è vicino.

Matteo 4:17 Da quel tempo Gesù cominciò a predicare e a dire: Ravvedetevi, perché il regno de’ cieli è vicino.

Marco 1:15 Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; ravvedetevi e credete all’Evangelo.

Atti 2:38 E Pietro a loro: Ravvedetevi, e ciascun di voi sia battezzato nel nome di Gesù Cristo, per la remissione de’ vostri peccati, e voi riceverete il dono dello Spirito Santo.

Atti 3:19 Ravvedetevi dunque e convertitevi, onde i vostri peccati siano cancellati.

L’apostolo Paolo disse che questo deve essere fatto esclusivamente con vera fede e con tutto il cuore: in seguito deve anche essere testimoniato con la propria bocca:

Romani 10:9 perché, se con la bocca avrai confessato Gesù come Signore, e avrai creduto col cuore che Dio l’ha risuscitato dai morti, sarai salvato;

Atti 11:23 Ed esso, giunto là e veduta la grazia di Dio, si rallegrò, e li esortò tutti ad attenersi al Signore con fermo proponimento di cuore,

Romani 1:21 ond’è che essi sono inescusabili, perché, pur avendo conosciuto Iddio, non l’hanno glorificato come Dio, né l’hanno ringraziato; ma si son dati a vani ragionamenti, e l’insensato loro cuore s’è ottenebrato.

Romani 2:5 Tu invece, seguendo la tua durezza e il tuo cuore impenitente, t’accumuli un tesoro d’ira, per il giorno dell’ira e della rivelazione del giusto giudizio di Dio.

Romani 10:9 perché, se con la bocca avrai confessato Gesù come Signore, e avrai creduto col cuore che Dio l’ha risuscitato dai morti, sarai salvato;

Romani 10:10 infatti col cuore si crede per ottenere la giustizia e con la bocca si fa confessione per esser salvati.

 

Deve essere una preghiera di fede, una decisione del cuore: devi decidere di cambiare la tua vita… a costo di tutto pur di piacere solo al Signore!

 

Se sei alla ricerca di Dio, della sua pace e del Suo amore;

Se sei stanco di una vita fatta di sconfitte e di frustrazioni;

Se sei nauseato di una vita mediocre dove non splende quasi mai il sole;

Se vuoi realizzare una vita radiosa che vale la pena di essere vissuta,…

Allora hai bisogno di Dio: Egli è l’unico che può dartela!

Ti riporto ancora la <sostanza> della preghiera che feci io, ma sottolineo che deve trattarsi di fede e di cuore, col fermo proposito di ubbidire solo a Dio fino alla morte: per il resto potrai sempre contattarmi…

SIGNORE, TU SEI VERAMENTE QUI’, TU SAI TUTTO DI ME ED IO TI CREDO CON TUTTO IL CUORE…

CREDO CHE GESU’ E’ DIO E CHE MORI’ AL POSTO MIO SULLA CROCE…, PER PAGARE TUTTI I MIEI PECCATI!

TI CHIEDO PERDONO PER TUTTI I MIEI PECCATI E TI SUPPLICO DI SALVARE LA MIA VITA…: SE TU NON MI SALVI OGGI… E’ TUTTO FINITO!

LAVAMI CON IL SANGUE DI GESU’! …

SALVAMI ED IO TI SERVIRO’: IO MI IMPEGNO DI UBBIDIRE SOLO ALLA TUA PAROLA; … …

FACCIO QUESTO PATTO CON TE E LO VOGLIO MANTENERE FINO ALLA FINE!

VOGLIO CAMBIARE LA MIA VITA: SALVAMI, CAMBIAMI ED IO TI UBBIDIRO’>>

Prega così con tutto il tuo cuore e raccogli tutta la tua fede: Dio ti ascolterà!

Scrivimi e ti aiuterò nel nome di Gesù Cristo per la tua salvezza e la gloria di Dio!

Atti 16:34 E menatili su in casa sua, apparecchiò loro la tavola, e giubilava con tutta la sua casa, perché aveva creduto in Dio.

Luca 8:39 Torna a casa tua, e racconta le grandi cose che Iddio ha fatte per te. Ed egli se ne andò per tutta la città, proclamando quanto grandi cose Gesù aveva fatte per lui.

Giovanni 3:16 Poiché Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figliuolo, affinché chiunque crede in Lui non perisca, ma abbia Vita eterna.

Giovanni 3:36 Chi crede nel Figliuolo ha Vita eterna; ma chi rifiuta di credere al Figliuolo non vedrà la Vita, ma l’ira di Dio resta sopra lui.

A distanza di circa 30 anni dal giorno della mia Conversione a Cristo, riflettendo su tutto l’accaduto, posso ben dire che la mia vita è molto diversa da quella di chi vive senza Dio…

Il Signore ha portato nella mia esistenza ogni cosa che l’essere umano desidera: amore, gioia, pace, felicità, amicizia, luce, rifugio, ristoro, ecc. …. Vita esuberante!

Tutte le persone che ho conosciuto mi hanno detto di cercare disperatamente queste cose: in effetti tutti li desiderano, ma pochissimi li trovano…

Molta gente finisce per convincersi che queste cose non esistano, che non si possono realizzare: lo dicono solo perché NON li trovano mai!

Il fatto che tu non trovi una cosa, però, non significa che quella cosa non esista!

<La felicità non esiste!> mi urlò Anna Maria, una collega di lavoro!

<Io sono felice… e tu non hai il diritto di affermare una cosa del genere solo… perché non sei felice e non riesci mai ad esserlo!> le risposi deciso!

<E dove l’avresti trovata questa tua felicità?> replicò lei burlescamente!

<L’ho trovata in Dio e l’ho avuta in dono: anche tu puoi averla… se smetti di cercarla altrove e ti rivolgi a Dio con tutto il tuo cuore impegnandoti di seguirLo>! ribattei.

La gente cerca dove non può trovare!

Se cerchi il pane, vai al panificio!

Se cerchi le mele, vai al fruttivendolo!

Se cerchi i pantaloni, vai alla boutique!

Ecc!

 

Ogni cosa va cercata dove si può trovare!

Sarebbe stupido cercare le cose dove non ci sono!

Amore, gioia, pace, felicità, amicizia, luce, rifugio, ristoro, ecc. …. Vera vita: sono solo in Dio e chi le vuole veramente deve smettere di cercarle inutilmente altrove!

“Venite a me, voi tutti che siete travagliati ed aggravati, e io vi darò riposo”. Matteo 11:28

A volte sembra di trovare gioia altrove, ma si tratta di una gioia effimera, illusoria e ingannatrice!

<Io trovo gioia in discoteca!> mi disse una ragazza.

<Ah, sì? E quanto ti costa? E quanto dura?> replicai io!

 

Siamo liberi di tutto, anche di illuderci! Il mondo è pieno di illusi che poi piangono e si deprimono per le successive delusioni! Tu sei libero anche di andare all’inferno!

Dopo la mia Conversione a Cristo, avendo sperimentato quello che NON avevo mai trovato altrove, mi inserii in una Chiesa Evangelica locale e fui sempre coinvolto in ogni attività.

Il mio obiettivo primario era sempre di glorificare il Signore… e l’ho sempre perseguito con tutte le mie forze: non esiste uno scopo più nobile che portare la gente a Cristo, servire Dio!

Oltre alla Sua Salvezza eterna, alla meravigliosa certezza di vivere nel Suo Paradiso con lui per tutta l’eternità, Dio mi diede un lavoro, una casa, una moglie, due meravigliose figlie e tanto altro ancora!

Dopo alcuni anni di vita Cristiana (durante i quali, oltre a predicare il Vangelo, feci l’operaio, il gioielliere e l’impiegato) il Signore volle affidarci l’incarico di collaborare con Dio per fondare e formare chiese locali: era il 1983!

Con il sostegno spirituale e finanziario di 10 Chiese Evangeliche locali della Lombardia, lasciato il lavoro di impiegato postale, ci trasferimmo con tutta la famiglia a Lanciano (Ch) come Missionari a tempo pieno: dal 1984 al 1995 servimmo il Signore a pieno tempo sia per la fondazione e formazione della Chiesa Locale in Lanciano, sia per l’Opera Evangelica in Diverse località nell’Italia Peninsulare, sia in diverse località Svizzere e sia in Albania!

Nel 1995 tornammo a Milano (secondo programmi prestabiliti) e ci lasciammo alle spalle un primo grande ciclo di lavoro spirituale: dopo due anni di intensa attività nelle Chiese del Milanese, in Poi in Slovenia, Croazia, Bosnia e Serbia.

Nel 1997 guidati dal Signore ci spostammo con tutta la famiglia a Valmadrera (Lc)!

Dal 1997 siamo attivi spiritualmente e socialmente sia a Valmadrera (dove NON esisteva alcuna Chiesa Evangelica), sia in alcune Località della provincia di Milano, sia in molte località dell’Italia Peninsulare, sia nella Brianza e sia in Svizzera!

Sono veramente tantissime le cose che siamo chiamati a fare come famiglia evangelica e sono anche molte le difficoltà di tutti i generi che incontriamo in tutti i settori, … ma il Signore ci è vicino e sempre ci porta in trionfo: non esiste una vita più brillante di quella che serve il Signore!

Una persona può avere molti scopi nella vita, molta gente vive senza scopo una vita che non ha senso: io vivo per Gesù Cristo, per colui che morì al posto mio sulla croce del Golgota; Colui che diede la vita per me è degno di riceverla da me!

Che senso ha vivere senza Dio, in mezzo a difficoltà ed ingiustizie e col futuro destino nell’inferno, nel tormento eterno?

La vita terrena ed eterna perde ogni scopo senza Dio ed è totalmente sciupata!

Dai un senso e uno scopo alla tua vita: decidi di servire cristo, di ubbidirlo solo in base alla Bibbia… ed egli ti inonderà di amore, pace e di felicità … al punto che vorrai condividere con gli altri tali e tante meraviglie!

Un giorno un Evangelico girava per le strade di una grande città con un cartello a sandwich…scritto da ambo le parti:

leggendo la scritta sul davanti <IO SONO PAZZO PER CRISTO!>, la gente lo scherniva e rideva compiangendolo…

poi, leggendo la scritta sul retro <E TU PER CHI SEI PAZZO?>… tutti si ammutolivano e, diventando molto seri, ne elogiavano il coraggio!

Tutti siamo pazzi, anche tu: la soluzione è venire fuori dalla pazzia dell’inferno e rifugiarsi in Gesù Cristo!

In questo spaventevole deserto terreno, Cristo è l’unica vera oasi!

Il Signore ti benedica!